Dettaglio della facciata del Monastero di Petra con colonne e decorazioni scolpite nella roccia

Esplorare Petra: un viaggio nell’antica città dei Nabatei

Introduzione alla meraviglia di Petra

Petra, l’antica città scavata nella roccia rossa del deserto giordano, è uno di quei luoghi che lascia un’impressione indelebile su chiunque lo visiti.

Entrando nel mondo antico: il Siq

Arrivato al centro visitatori di Petra, mi sono sentito come se fossi stato trasportato indietro nel tempo, in un’epoca di carovane di cammelli e mercanti arabi. Il biglietto d’ingresso in mano, mi sono diretto verso il Siq, il lungo e stretto canyon che funge da ingresso principale alla città antica. Le pareti del Siq, alte e imponenti, sembrano chiudersi sopra di te, creando un’atmosfera di mistero e anticipazione. Mentre camminavo lungo questo corridoio naturale, ho potuto ammirare le delicate sfumature della pietra arenaria che vanno dal rosso intenso al rosa pallido, con striature che raccontano milioni di anni di storia geologica.

L'emozione del tesoro

Il momento culminante del percorso attraverso il Siq è stato l’emergere improvviso del Tesoro (Al-Khazneh), uno degli edifici più iconici di Petra. La sua facciata finemente scolpita nella roccia si è rivelata in una splendida esplosione di dettagli architettonici, e per un attimo sono rimasto senza fiato. Costruito dai Nabatei nel I secolo d.C., il Tesoro è un capolavoro di ingegneria e arte antica, con colonne corinzie, fregi e sculture che testimoniano la grandezza di questa civiltà.

Esplorando il cuore di Petra

Dopo aver scattato diverse foto del Tesoro, mi sono addentrato più a fondo nella città. Le strade e i sentieri di Petra sono un labirinto di meraviglie archeologiche. Ho visitato il Teatro, un’impressionante struttura semicircolare scavata nella roccia che poteva ospitare fino a 8.000 spettatori. Successivamente, ho esplorato le Tombe Reali, una serie di maestosi sepolcri con facciate elaborate che si affacciano su un ampio cortile.

L'ascesa al Monastero

Uno dei momenti più memorabili della mia visita è stato il percorso fino al Monastero (Ad-Deir), uno dei punti più alti di Petra. La salita è impegnativa, con oltre 800 scalini scolpiti nella roccia, ma la vista panoramica dalla cima vale ogni goccia di sudore. Il Monastero è simile al Tesoro nella sua grandiosità, ma ancora più grande e isolato, emanando un’aura di maestosità e solitudine.

Tra le rovine e la storia dei Nabatei

A Petra, ogni angolo nasconde una storia. Ho camminato tra le rovine di templi, chiese bizantine, e antichi mercati, immaginando la vita quotidiana dei Nabatei, una civiltà di abili commercianti e architetti. La sera, quando il sole calava e le rocce rosse si tingevano di colori caldi e dorati, il Siq e il Tesoro aumentano ancor più l’incanto di una atmosfera surreale.

Conclusione: un viaggio indimenticabile

La mia visita a Petra è stata un viaggio nel tempo e nello spazio, un’immersione in una cultura antica e affascinante. È un luogo che stimola l’immaginazione e ispira un profondo rispetto per le capacità umane di creare bellezza e armonia in un ambiente naturale così arido e ostile. Petra non è solo una meraviglia del passato, ma un patrimonio vivente che continua a incantare e ispirare viaggiatori da tutto il mondo.

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View of Wadi Rum desert from the hot air ballon

Volare sopra il Wadi Rum: Un’Avventura in Mongolfiera all’Alba

Una Levata all'Alba

Il viaggio in mongolfiera sopra il deserto di Wadi Rum in Giordania è stato un’esperienza che mia moglie ed io ricorderemo per sempre. L’avventura è iniziata con una levataccia all’alba, prima ancora che il sole facesse capolino all’orizzonte. Il buio della notte ci avvolgeva mentre ci dirigevamo verso il punto di ritrovo, ma l’emozione e l’attesa rendevano il sonno superfluo.

La Magia del Gonfiaggio

Arrivati sul posto, abbiamo avuto l’opportunità di assistere alla preparazione delle mongolfiere. Il gonfiaggio dei palloni è stato un momento affascinante: vedere quelle enormi distese di tessuto prendere vita e sollevarsi verso il cielo era come assistere a un rituale magico. Le fiamme che riscaldavano l’aria per gonfiare i palloni illuminavano il buio della notte, creando un’atmosfera surreale e suggestiva.

L'Ingresso nella Cesta

Entrare nella cesta della mongolfiera è stato un momento delicato che ha richiesto attenzione e prudenza. Con 25 persone a bordo, ogni movimento doveva essere coordinato con cura per garantire la sicurezza di tutti. Una volta sistemati, il decollo è stato dolce e graduale, portandoci lentamente verso l’alto e offrendo una vista sempre più ampia del deserto sottostante.

La Vista Mozzafiato dall'Alto

Quando finalmente siamo stati in volo, la vista che ci si è presentata è stata mozzafiato. I caldi colori dell’alba, noti anche come l’ora d’oro, si combinavano armoniosamente con i toni delle rocce e della sabbia del deserto di Wadi Rum. Il paesaggio si trasformava di minuto in minuto, con le lunghe ombre proiettate dalla nostra mongolfiera che si allungavano sulle colline circostanti, creando un gioco di luci e ombre straordinario.

Un'Esperienza Indimenticabile

Volare sopra il Wadi Rum ci ha permesso di apprezzare la vastità e la bellezza di questo luogo unico da una prospettiva privilegiata. Il silenzio e la serenità del volo, interrotti solo dal soffio del bruciatore, hanno reso l’esperienza ancora più magica e contemplativa.

Un Consiglio per i Viaggiatori

Consiglio caldamente a chiunque visiti la Giordania di provare un viaggio in mongolfiera sopra il deserto di Wadi Rum. È un’esperienza che va oltre il semplice turismo, offrendo un legame profondo con la natura e una vista spettacolare che rimarrà impressa nella memoria per sempre.

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Panorama Costiero di Kos

L’isola greca di Kos

l'isola greca di Kos tra natura, storia e religione

L’isola greca di Kos è stata una sorpresa positiva. La vacanza che mia moglie Sandra ed io abbiamo fatto ad agosto 2023 ci ha fatto apprezzare le bellezze storiche e naturali dell’isola, vera e propria perla del Dodecaneso nel Mar Egeo.

Le splendide spiagge, specie quelle selvatiche nella parte occidentale intorno a Kefalos, fanno il paio con le ricche vestigia storiche con i loro scenari affascinanti che uniscono la maestosità del passato con la serenità del presente.

Vestigia storiche che riflettono una lunga e variegata storia

L’isola di Kos è un tesoro di antiche rovine che raccontano la sua ricca storia millenaria. Queste le principali:

  • Asklepion di Kos: antico santuario dedicato ad Asclepio, il dio greco della medicina, è uno dei siti archeologici più importanti dell’isola. È stato un centro di cura e di pratica medica nel mondo antico, frequentato anche da personaggi storici come Ippocrate, considerato il padre della medicina moderna.
  • Castello dei Cavalieri di San Giovanni: fu costruito nel XIV secolo dai Cavalieri di San Giovanni. Restano solo le rovine con una vista panoramica sulla città e sul mare.
  • Antico Agorà di Kos: sito dell’antico mercato e centro sociale di Kos nell’antichità. Include templi, altari, edifici pubblici e residenziali che risalgono al periodo ellenistico e romano.
  • Casa Romana: villa romana ben conservata situata vicino all’Agorà, nota per i suoi mosaici e le strutture residenziali che mostrano l’architettura e la vita quotidiana romana.
  • Odeon di Kos: piccolo teatro romano, costruito nel II secolo d.C., che era utilizzato per spettacoli musicali e poetici.
  • Santuario di Dioniso: antico tempio dedicato a Dioniso, dio del vino e del teatro, situato vicino all’Agorà.
  • Mura della città di Kos: resti delle antiche mura che circondavano la città di Kos nel periodo bizantino e medievale, testimoni della storia difensiva dell’isola.

Spiagge selvagge con mare cristallino

Tra le numerose spiagge abbiamo quelle nella parte occidentale dell’isola, perchè uniscono bellezza selvaggia e una incredibile tranquillità dato che vi sono proprio pochi bagnanti. Tra le spiagge più belle vanno menzionate:

  • Spiaggia di Kefalos: situata vicino al villaggio di Kefalos, questa spiaggia è nota per le sue acque cristalline e la sabbia dorata. È ideale per nuotare e fare snorkeling.
  • Spiaggia di Agios Stefanos: famosa per le sue rovine antiche situate proprio sulla riva. Offre un mix di bellezze naturali e storiche, con acque limpide e una vista spettacolare sulle isole vicine.
  • Spiaggia di Paradise (Paradise Beach): una delle più popolari dell’isola, nota per la sua sabbia soffice e le acque turchesi.
  • Spiaggia di Camel: piccola baia appartata con acque tranquille e cristalline. È un luogo ideale per chi cerca tranquillità e relax.
  • Spiaggia di Lagada: vicina a Paradise Beach, Lagada è meno affollata e offre un ambiente più tranquillo. Le acque sono calme e la spiaggia è circondata da una natura incontaminata.
  • Spiaggia di Markos: situata tra Kefalos e Kamari, è una delle spiaggie è conosciute e quindi meno affollata.

Esperienza religiosa nella chiesa greco-ortodossa

Per caso, tornando da una spiaggia remota, ci siamo trovati immersi in un’esperienza straordinaria di religiosità presso la chiesa di San Giovanni Battista, in occasione di una ricorrenza importante della Chiesa greco-ortodossa.

Abbiamo partecipato alla Divina Liturgia, una cerimonia liturgica completa simile alla messa cattolica, che include preghiere, canti, letture bibliche, omelie, litanie e l’amministrazione dei sacramenti. È il momento in cui i fedeli prendono parte alla comunione sacramentale del Corpo e del Sangue di Cristo. La celebrazione può durare diverse ore, una lunghezza che riflette la profondità e la ricchezza dei simboli, delle preghiere e dei rituali, tutti elementi che contribuiscono a creare un’esperienza di profonda venerazione e comunione spirituale.

Questa liturgia è intrisa di rituali sacri che evocano una forte connessione con la tradizione e la spiritualità della Chiesa Ortodossa. Al centro della cerimonia si trovano le icone sacre, dipinte secondo precise regole liturgiche che le rendono simboli viventi della presenza divina.

I canti liturgici, intonati dai cori e dai fedeli, sono eseguiti con una musicalità peculiare che riflette l’antica tradizione melodica dell’Ortodossia. Questi canti, ricchi di teologia e poesia, esprimono la fede dei credenti e il loro desiderio di comunione con Dio.

In sintesi, una messa di rito greco-ortodosso è un’esperienza multisensoriale che coinvolge vista, udito e olfatto, immersi in un ambiente ricco di simboli che rappresentano la fede, la storia e la spiritualità della Chiesa Ortodossa. È stato un momento di intensa partecipazione e connessione spirituale, che ci ha lasciato un’impressione duratura

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“Stranieri ovunque”: la Biennale d’arte 2024 di Venezia

"Stranieri ovunque"

Il titolo della Biennale di Venezia del 2024 è “Stranieri Ovunque” e si misura con i temi delle migrazioni e della integrazione tra le diverse culture presenti in tanta parte del mondo.

Le opere presentate spingono a ragionare sul carattere fluido delle nostre identità sfidando i confini tradizionali. È un modo per esplorare fuori dagli schemi i concetti di appartenenza e identità in un mondo sempre più globalizzato.

Al solito la mostra veneziana mette assieme esperienze e prospettive che vengono da tantissimi paesi di tutti i continenti e che la rendono un incredibile punto di incontro di culture e di idee molto ricco. I diversi registri della comunicazione artistica vengono mostrati attraverso opere che usano i vari possibili media che vanno dalla pittura alla performance, dai video alla installazione, alla scultura.

 

Tra passato e presente e tra locale e globale

Ciò consente un dialogo tra tempi e luoghi diversi, cioè tra passato e presente così come tra locale e globale, spingendo il visitatore a riflettere e ad interrogarsi anche fuori dalla sua zona di comfort. In altre parole: sono tutti stimoli a pensare e ad arricchire le proprie forme mentali facendo capire come si rappresenti una realtà vissuta quotidianamente da milioni di persone.

Non si può dimenticare che “Stranieri Ovunque”, prima ancora di essere il tema della Biennale d’arte di Venezia del 2024, è la realtà vissuta tutti i giorni da milioni di persone nel mondo.

La bellezza della diversità

La Biennale del 2024 diventa così un’occasione imperdibile per confrontarsi con le storie e le visioni di chi vive sulla soglia tra due mondi, sfidando le convenzioni e costruendo nuove narrazioni di appartenenza mostrando la bellezza della diversità.

Il percorso espositivo è stato curato con grande attenzione, creando un flusso narrativo che accompagna il visitatore in un viaggio emozionante e provocatorio.

La Biennale di Venezia 2024 dà l’occasione per cogliere, attraverso le forme di rappresentazione artistica, la complessità e la ricchezza delle identità contemporanee. Ci ricorda che, alla fin fine, siamo tutti “stranieri ovunque”.

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