Le concerie di Fès: un viaggio nel tempo tra tradizione e realtà
L'arte antica della concia a Fès
Le concerie di Fès, in Marocco, rappresentano una delle più antiche tradizioni artigianali della città, con un processo di lavorazione della pelle che risale a oltre 500 anni fa. Questo settore, pur mantenendo un fascino storico e una straordinaria continuità con il passato, mostra anche limiti evidenti in termini di condizioni di lavoro, impatto ambientale e produttività.
Che pelli vengono lavorate?
Le concerie di Fès trattano principalmente:
- Montone (la più comune)
- Capra
- Vitello (in misura minore)
- Dromedario (più raro, utilizzato per manufatti robusti)
Le fasi della lavorazione della pelle
Il processo conciario a Fès è completamente artigianale e si articola in diverse fasi:
- Immersione e pulizia: le pelli grezze vengono immerse in vasche di calce e acqua con escrementi di piccione o ammoniaca naturale per ammorbidirle e rimuovere peli e grasso.
- Raschiatura: i conciatori raschiano manualmente i residui di peli e carne con coltelli ricurvi.
- Ammorbidimento: le pelli vengono trattate con miscele naturali come la crusca di grano fermentata per aumentarne la morbidezza.
- Concia: il processo avviene con tannini vegetali naturali (corteccia di mimosa, noce di galla, estratti di melograno) per stabilizzare la pelle e renderla durevole.
- Tintura: le pelli vengono colorate con pigmenti naturali in vasche di pietra:
- Rosso: papavero
- Giallo: zafferano o henné
- Blu: indaco
- Marrone: corteccia di cedro
Asciugatura e finitura: le pelli vengono lasciate asciugare al sole e poi lavorate ulteriormente per renderle lisce e resistenti.
L’esperienza di visita alle concerie di Fès
Durante un viaggio a Fès con mia moglie e alcuni amici, ho avuto l’opportunità di visitare le celebri concerie della città. L’osservazione dall’alto delle terrazze dei negozi di pelle offre una vista straordinaria sulle vasche colorate e sui conciatori che lavorano senza sosta. Tuttavia, oltre al fascino visivo, emergono anche aspetti difficili da ignorare, come le condizioni di lavoro estreme e la mancanza di adeguate misure di sicurezza.
Un settore tra fascino e sacrificio
Le concerie di Fès conservano un metodo di lavorazione che altrove è stato soppiantato dalla modernizzazione. Gli artigiani lavorano immersi nelle vasche senza protezioni adeguate, esposti a sostanze corrosive e a sforzi fisici estremi. Questo solleva interrogativi sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori, elementi che nei settori conciari più avanzati sono regolamentati da normative stringenti.
Impatto ambientale e produttività
Nonostante l’uso di sostanze naturali, l’impatto ambientale di queste concerie rimane elevato. Non esistono veri sistemi di smaltimento per i rifiuti della lavorazione, e l’inquinamento delle acque è un problema persistente. Inoltre, rispetto a realtà conciarie industrializzate, la produttività è molto bassa. La lavorazione manuale e la piccola scala produttiva rendono difficile un’efficienza competitiva con il settore moderno, dove tecnologie avanzate hanno migliorato qualità, resa e sostenibilità ambientale.
Informazioni utili per visitare le concerie di Fès
- Principali concerie: Chouara Tannery e Sidi Moussa Tannery.
- Dove osservarle: Dalle terrazze dei negozi di pelle, che offrono il miglior punto di vista.
- Periodo consigliato: Meglio evitare i mesi estivi per il caldo intenso.
- Cosa aspettarsi: Un’esperienza visivamente affascinante, ma con un forte impatto olfattivo.
- Sito ufficiale su Fès: www.visitmorocco.com
Considerazione finale: un’arte tra memoria e futuro
Visitare le concerie di Fès è un’esperienza che mescola ammirazione per un’arte secolare e consapevolezza delle sue criticità. La storia della concia tradizionale ci ricorda che il progresso tecnologico ha migliorato non solo la qualità del prodotto, ma anche le condizioni di chi lavora in questo settore. Il “bel tempo antico” non era necessariamente un paradiso, e l’evoluzione della concia ci insegna come tradizione e innovazione possano trovare un equilibrio sostenibile.