Festa del Redentore a Venezia

Fuochi d'artificio Venezia

La festa del Redentore: la più amata dai veneziani

Tra le numerose celebrazioni che animano Venezia durante l’anno, la festa del Redentore occupa un posto speciale nel cuore dei veneziani. Più intima del carnevale e più sentita della regata storica, questa ricorrenza si tiene ogni anno nel fine settimana della terza domenica di luglio. Nel 2022, ad esempio, è caduta il 16 luglio.

Una tradizione tra fede e festa

La festa nasce come ringraziamento per la fine della terribile peste del 1577, che costò la vita a oltre un terzo della popolazione. Fu allora che si decise di costruire la Basilica del Redentore sull’isola della Giudecca, su progetto del Palladio. Oggi, l’elemento religioso resiste, ma a prevalere è la componente festosa, popolare, quasi dionisiaca.

Il ponte votivo: un rituale collettivo

L’inizio della festa è segnato dall’apertura del ponte votivo galleggiante che collega le Zattere alla chiesa del Redentore, lungo 333,7 metri. L’inaugurazione ufficiale avviene il sabato sera alle 19:00, alla presenza del sindaco e del Patriarca di Venezia. Il rito è antico, ma i discorsi si perdono spesso tra le voci della folla e una amplificazione non sempre efficace. È il segnale che dà il via alla vera festa.

Cene sull’acqua e in riva alla Giudecca

Le famiglie veneziane, ma anche tantissimi turisti, si organizzano per cenare all’aperto, spesso in barca nel bacino di San Marco o lungo le rive della Giudecca. Tavolate improvvisate, candele, risate e calici alzati riempiono la serata fino al gran finale: i fuochi d’artificio, che iniziano a mezzanotte.

Fotografare i fuochi del Redentore: un’impresa

Per chi, come me, cerca di fotografare i fuochi del Redentore, la vera sfida è trovare uno spazio libero e stabile per il cavalletto. Già dalle prime ore del mattino i posti migliori sono occupati: c’è chi arriva alle 11 per assicurarsi un’inquadratura perfetta sulla Chiesa della Salute o su Palazzo Ducale. Le rive della Giudecca si affollano, e tra i fotografi si consumano piccole schermaglie su centimetri di terreno.

L’attesa è parte dello spettacolo

Nell’attesa, il cielo regala spesso tramonti indimenticabili. Le nubi si tingono di arancio e rosso, riflettendosi sull’acqua e anticipando la magia che sta per cominciare. È il momento giusto per qualche scatto in controluce, per chi ama catturare la luce di Venezia nei suoi momenti più poetici.

Un gran finale di luci ed emozioni

Poi, allo scoccare della mezzanotte, tutto si ferma. Inizia lo spettacolo dei fuochi, che per oltre 40 minuti disegnano il cielo sopra la laguna con colori e figure sorprendenti. È un’esperienza che le foto possono solo in parte restituire. Per questo il mio consiglio è semplice: partecipare di persona, almeno una volta nella vita, alla festa del Redentore. Venezia saprà ricompensarvi. 

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