Tomba di Igor Stravinsky al cimitero di San Michele a Venezia.

L’Isola di San Michele: Il misterioso cimitero di Venezia e le sue tombe celebri

Introduzione

Il cimitero dell’isola di San Michele a Venezia non è solo un luogo di riposo per i defunti, ma anche un sito di grande bellezza e fascino, ricco di storia, arte e leggende. Tra i suoi sentieri tranquilli e i cipressi maestosi, si trovano le tombe di personaggi famosi e monumenti che raccontano storie di un passato lontano.

Storia del cimitero di San Michele

Il cimitero di San Michele è stato fondato all’inizio del XIX secolo, dopo che un decreto napoleonico vietò le sepolture all’interno della città di Venezia per motivi igienici. Questo cimitero, unico nel suo genere, si trova su un’isola tra il Canal Grande e la Laguna di Venezia. Originariamente sede di un monastero camaldolese, l’isola conserva ancora tracce del passato religioso, che si mescolano con la sua attuale funzione di luogo di riposo eterno.

Le sepolture celebri

L’isola di San Michele è famosa per ospitare le tombe di numerosi personaggi illustri, sia veneziani che stranieri. Tra le sepolture più celebri troviamo quella del compositore russo Igor Stravinsky, le cui opere hanno rivoluzionato la musica del XX secolo. Stravinsky scelse Venezia come luogo di riposo, attratto dalla sua bellezza e dalla sua atmosfera unica.

Accanto a Stravinsky si trova la tomba del poeta americano Ezra Pound, una figura chiave della letteratura modernista. Pound trascorse molti anni in Italia, e la sua tomba, semplice ma evocativa, attira visitatori da tutto il mondo.

Non lontano da queste sepolture si trova la tomba del celebre ballerino russo Sergei Diaghilev, fondatore dei Ballets Russes. Diaghilev è ricordato per aver introdotto una nuova era nella danza, e la sua tomba è spesso adornata con scarpette da ballo lasciate dai visitatori come omaggio al suo contributo artistico.

Tra i veneziani illustri sepolti a San Michele ci sono anche il compositore Luigi Nono, noto per le sue opere sperimentali e politicamente impegnate, Emilio Vedova, famoso per essere stato uno dei principali esponenti dell’arte astratta in Italia e per il suo uso dinamico e vigoroso del colore e della materia, e la scrittrice Freya Stark, una delle più grandi esploratrici del XX secolo, che ha descritto i suoi viaggi in Medio Oriente con uno stile unico e affascinante.

Architettura e arte: le tombe più significative

Il cimitero di San Michele è un vero e proprio museo a cielo aperto, dove l’architettura delle tombe riflette una vasta gamma di stili, dal neoclassico al moderno. Una delle tombe più impressionanti è quella della famiglia Morosini, un elaborato monumento neoclassico decorato con sculture di angeli e figure allegoriche che simboleggiano il dolore e la speranza.

Un altro esempio di architettura notevole è la Cappella Vivarini, un piccolo edificio neogotico situato in una delle zone più tranquille del cimitero. Questa cappella è famosa per le sue vetrate colorate e per le decorazioni in marmo, che creano un’atmosfera di pace e riflessione.

La tomba del barone Franchetti è un altro punto di interesse: una struttura imponente in marmo bianco con dettagli neorinascimentali, che spicca per la sua eleganza e la sua ricercatezza. Anche la tomba della famiglia Vendramin è degna di nota per il suo stile eclettico, che combina elementi neoclassici e modernisti in un’unica opera d’arte.

Le leggende e i misteri dell'isola

Come ogni luogo ricco di storia, anche l’isola di San Michele è avvolta da leggende e racconti misteriosi. Si dice che l’isola sia abitata dagli spiriti dei defunti e che durante la notte si possano udire sussurri tra i cipressi. Queste storie, vere o no, aggiungono un tocco di fascino a un luogo già di per sé magico.

Come visitare il cimitero di San Michele

Visitare il cimitero di San Michele è semplice: si può prendere un vaporetto della linea 4.2 della ACTV dal centro di Venezia. L’isola è aperta ai visitatori durante tutto l’anno, ma è importante ricordare che si tratta di un luogo sacro, e quindi è necessaria una certa sensibilità e rispetto.

Conclusione

Il cimitero di San Michele è molto più di un luogo di sepoltura. È un viaggio nel tempo e nello spazio, dove la storia, l’arte e il mistero si intrecciano per offrire ai visitatori un’esperienza indimenticabile. Le tombe celebri e le strutture architettoniche uniche rendono questo luogo una tappa obbligata per chi vuole esplorare un lato diverso di Venezia, lontano dalla folla turistica.

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Vista dall'alto del ponte Vecchio di Mostar, Bosnia-Erzegovina.

Il ponte di Mostar: da tragedia a simbolo di speranza

Visita a Mostar nel 2010: un viaggio indimenticabile con mia moglie

Nel 2010, mia moglie e io abbiamo avuto il privilegio di visitare la storica città di Mostar, una gemma situata nel cuore della Bosnia-Erzegovina. Ogni angolo di questa città ci ha raccontato storie, con il Ponte Vecchio che ne incarna il simbolo più significativo.

Il ponte vecchio sulla Neretva: simbolo di resilienza

Il Ponte Vecchio di Mostar, con la sua maestosa arcata che si estende sopra le acque turchesi del fiume Neretva, è tristemente noto per essere stato distrutto durante la guerra dei Balcani nel 1993. Tuttavia, la sua ricostruzione nel 2004 ha segnato un atto di rinascita e riconciliazione per la città e i suoi abitanti. Passeggiando sul ponte, abbiamo potuto percepire l’importanza storica e simbolica di questo capolavoro architettonico.

La vista di Mostar: una città che unisce

Dall’alto del Ponte Vecchio, la vista su Mostar è semplicemente mozzafiato. Le case dai tetti rossi, le antiche moschee e le strade acciottolate che si snodano lungo le rive del fiume offrono uno spettacolo unico. Sono case che raccontano di una città che ha saputo fondere diverse culture e religioni nel corso dei secoli. Abbiamo scattato diverse foto per catturare la bellezza e l’atmosfera di questo luogo magico.

Negozi sul ponte: un tuffo nel passato

Camminando lungo il ponte, ci siamo fermati nei piccoli negozi che lo costeggiano, dove il tempo sembra essersi fermato. Ogni bottega racconta una storia, con oggetti e manufatti che riflettono la ricca tradizione artigianale della regione. È stato un vero piacere curiosare tra le bancarelle e scoprire i tesori nascosti che Mostar ha da offrire.

Artigianato locale: un patrimonio da scoprire

Tra i prodotti che più ci hanno colpito, ci sono stati i tradizionali tappeti, i gioielli in argento e gli oggetti in rame, tutti realizzati a mano con una maestria che si tramanda da generazioni. Abbiamo portato a casa alcuni di questi prodotti come ricordo di un viaggio indimenticabile e come testimonianza della cultura vibrante e resiliente di Mostar.

Mostar rimane per noi una delle mete più affascinanti che abbiamo visitato, un luogo dove la storia e la bellezza naturale si fondono in un connubio perfetto.

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Orgosolo

Murales (e banditi) ad Orgosolo

Un benvenuto un po' particolare ad Orgosolo

Il benvenuto non è dei migliori: quel segnale stradale all’ingresso di Orgosolo (https://goo.gl/maps/HYp8o5woFHbcc5F98) crivellato di colpi di lupara non è certo un invito ad entrare. Così come le decine e decine di carabinieri e di agenti di polizia che girano di continuo per il paese il 3 di agosto a caccia dell’evaso famoso Graziano Mesina. Malgrado i suoi 78 anni, dei quali 40 passati in prigione per rapimenti e omicidio, è tornato ad essere uccel di bosco proprio nelle scorse settimane.

Orgosolo è nota (è famosa? si può dire “famosa”?) per quella che fu l’industria dei rapimenti di persona qualche decennio fa.

 

Oggi però si sale fino ai suoi 620 metri di altitudine, nel cuore della Sardegna montagnosa e brulla per i suoi murales.

Banditismo di un tempo con il suo anziano latitante a ricordare un tempo per fortuna passato e i murales, non hanno, ovviamente, alcuna relazione tra di loro.

Murales famosi in altre città nel mondo

Ho avuto la ventura di godere di altre città e quartieri nel mondo arricchiti di murales.

A Milano se ne trovano nella zona della Stazione Garibaldi nei sottopassi che portano ai binari dei treni e della metropolitana.

A San Francisco (CA-USA) l’intero Mission District (https://goo.gl/maps/TEjrLgjNawPtpMib7) con i suoi murales è diventano una delle attrazioni turistiche più importanti di una città già così ricca di luoghi da vedere e da vivere.

A Linz, in Austria, abbiamo la Open Air Mural Harbor Gallery (https://goo.gl/maps/kAzDw1BnX83owr9U9) con circa 300 Graffiti, alcuni dei quali di dimensioni monumentali, che decorano le facciate delle vecchie costruzioni industriali e degli uffici del porto. Artisti provenienti da circa 30 nazioni hanno trasformato le bellissime zone portuali di Linz in un luogo d’arte.

Unicità di Orgosolo e dei suoi murales

A rendere diverso Orgosolo è la sua piccola dimensione di appena 4.000 abitanti e quindi ben più piccolo del singolo quartiere di Milano, San Francisco, Linz, arricchito di murales.

Orgosolo e murales diventano quindi quasi un tutt’uno, ridefinendo ed arricchendo l’identità dell’intero paese.

Il contrasto tra qualità artistica dei dipinti e la morfologia aspra e spoglia delle colline e montagne intorno al paese, esaltano ancor di più la ricchezza comunicativa e simbolica dei murales.

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Libri, gondola, Libreria Acqua Alta , Venezia

Libreria Acqua Alta: un viaggio tra libri e magia nel cuore di Venezia

La libreria Acqua Alta: un luogo magico e unico nel cuore di Venezia

Solo una dose di pazzia consente di fare grandi cose. Luigi Frizzo lo ha dimostrato creando la libreria Acqua Alta, situata a Venezia, in Campiello del Tintor, Calle Lunga Santa Maria Formosa, 5176.

Una delle 10 librerie più belle al mondo

La libreria Acqua Alta è stata definita dalla BBC come una delle 10 librerie più belle al mondo. È un luogo unico, esattamente come Venezia stessa. I libri, nuovi e usati, sono disposti in vasche da bagno, su una gondola e persino in una carriola.

La scala di libri e l'effetto sorpresa

I libri non più in vendita sono stati utilizzati per costruire una scala che permette di salire sul muro di cinta e ammirare il canale adiacente. Questo contribuisce a creare un effetto di spiazzamento totale per i visitatori, che si muovono in spazi angusti e affascinanti.

L'incredibile storia di Luigi Frizzo

Luigi Frizzo, l’uomo dietro questo progetto visionario, ha una vita straordinaria. Nato a Trissino, in provincia di Vicenza, ha avuto esperienze lavorative variegate: minatore, guida turistica, croupier, carrozziere, guardia forestale, libraio, e perfino lavoratore su navi da crociera. Ha viaggiato per il mondo, vivendo in luoghi come Valle d’Aosta, Germania, Australia, Nuova Zelanda e Tahiti.

Radici e apertura al mondo: la filosofia dietro la libreria

Nel 2005 Luigi Frizzo ha deciso di mettere radici a Venezia, un luogo che coniuga la sua magia con l’idea del viaggio e dell’apertura al mondo. Venezia ci insegna che non c’è conflitto tra il preservare le proprie radici e l’accogliere la diversità delle culture globali.

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