Vista autunnale del Lago di Tovel con riflessi d'acqua e alberi colorati, Val di Non, Trentino

Escursione al lago di Tovel: foliage autunnale e fotografia all’alba in Val di Non

Preparativi per l'escursione: B&B e sveglia ben prima dell’alba

Qualche anno fa, il 19 ottobre 2013, ho deciso di concedermi una giornata di pura immersione nella natura. Ho scelto come destinazione il suggestivo Lago di Tovel, situato nella splendida Val di Non, in Trentino.

Il lago di Tovel è all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta. Si possono trovare maggiori informazioni su orari e regole del parco, visitando il sito ufficiale del Parco Naturale Adamello Brenta.

Ho prenotato un accogliente B&B lì vicino e mi sono preparato per una levataccia prima dell’alba .

Sapevo che la luce mattutina avrebbe offerto le migliori condizioni per fotografare il foliage autunnale, e l’idea di catturare questi colori vibranti era proprio lo scopo della escursione.

Lago di Tovel all'alba: un paesaggio mozzafiato

Sveglia alle prime ore del mattino, robusta colazione, il cielo ancora buio, ho lasciato il B&B con il mio zaino, attrezzatura fotografica pronta e la mente piena di aspettative.

Arrivato al Lago di Tovel, sono stato accolto da un paesaggio che sembrava uscito da un quadro. Le montagne che circondavano il lago si riflettevano perfettamente nelle sue acque cristalline, creando uno spettacolo di simmetria naturale. Il silenzio era rotto solo dal fruscio delle foglie cadenti e dal canto lontano degli uccelli.

L’albeggiare ha creato prima la luce tipica dell’ora blu per trasformarsi poi nella luce dorata dell’ora d’oro tingendo tutto di un caldo color miele. È allora che il lago si è trasformato in uno specchio che rifletteva le mille sfumature di rosso, arancione e giallo delle foglie autunnali.

Fotografare il foliage: consigli e esperienza personale

Fotografare il foliage al Lago di Tovel è stato un vero piacere. La combinazione di colori intensi, luce morbida e paesaggi montani crea infinite opportunità per catturare immagini uniche. Ecco alcuni consigli che ho trovato utili durante questa esperienza:

  • Arrivare presto: La luce dell’alba è perfetta per fotografare il foliage, poiché offre toni caldi e ombre lunghe che esaltano i colori autunnali.
  • Sfruttare i riflessi: Le acque calme del lago sono ideali per creare composizioni simmetriche, riflettendo le montagne e gli alberi circostanti.
  • Giocare con le prospettive: Provare diverse angolazioni e utilizzare elementi naturali in primo piano, come foglie o rocce, può aggiungere profondità alle foto.

Conclusione: il fascino del Trentino in autunno

La mia escursione al Lago di Tovel è stata un’esperienza difficile da dimenticare, che si aggiunge a molte altre escursioni fotografiche altrattanto intriganti. Non solo per la bellezza dei paesaggi, ma anche per la sensazione di pace e connessione con la natura che ho provato. Se state cercando un luogo dove poter vivere l’autunno in tutta la sua magnificenza, il Lago di Tovel in Val di Non è sicuramente una destinazione da non perdere. Ricordatevi di portare con voi la vostra macchina fotografica e di prepararvi a catturare uno dei migliori spettacoli naturali che l’Italia ha da offrire.

Leggi tutto
Camosci

Cercar marmotte e trovar camosci sull’Altipiano di Asiago

La piacevole sorpresa all’alba sotto il Monte Fior (Altipiano di Asiago)

Capita che passi di lì all’ora giusta e ti trovi 13 camosci che tranquillamente brucano l’erba. Ti vedono ma non sentono il tuo odore perché il vento ti aiuta. Anziché allontanarsi addirittura si avvicinano un po’, capito che non sei una minaccia. Hai quasi un’ora per fare tranquillamente foto (la prima alle 6:22 e l’ultima alle 7:09), nella speranza, vana, che il sole scavalchi la Cima di Monte Fior e crei quella luce calda sul corpo dei camosci che avrebbe trasformato delle belle foto in foto straordinarie. Accontentiamoci così, per ora.

Tutti comincia con una sveglia alle 4:15 del mattino in una giornata di agosto e una buona colazione.

Viaggio in auto dal colle del Gastagh a Malga Slapeur (45°55’12.9″N 11°35’17.3″E), dove arrivi verso le 5:00. In mezzo al silenzio assoluto che c’è in quota a quell’ora, il rumore dell’auto sveglia i malgari che escono con una pila accesa per capire cosa diavolo succeda a quell’ora del mattino.

Capito che si tratta di un matto che sta solo andando a far foto, tornano a letto tranquillizzati.

Intanto i pastori maremmani, lasciati liberi per contrastare i frequenti assalti dei lupi alle pecore della malga, abbaiano a più non posso ma non assalgono l’incauto visitatore.

Prendi il sentiero che porta a Casara Montagna Nova (45°54’35.2″N 11°36’11.7″E), attraverso quel posto incredibile che è la cosiddetta Città di Pietra sotto Monte Fior, con le sue forme modellate dalla natura in migliaia di anni.[/vc_column_text][vc_single_image image=”3704″ img_size=”large” add_caption=”yes”][vc_column_text]Sono appena 2,3 km con un dislivello di poco più di 100 metri.

Sei andato lì per cercare marmotte da fotografare al loro risveglio. Ne vedi solo una che scappa subito prima che tu abbia il tempo di prendere in mano la macchina fotografica.

Il panorama è incredibile con le luci che passano dai colori violacei dell’ora blu ai colori più caldi mano a mano che si avvicina il sorgere del sole.

Cerchi marmotte e trovi camosci

Subito sotto Casara Montagna Nova ricevi in dono la vista di 13 camosci al pascolo che si lasciano fotografare per quasi un’ora.

Rientri verso l’auto a Malga Slapuer dove, dopo un caffè caldo quanto mai necessario ed apprezzato, compri una forma intera di formaggio pecorino stagionato da oltre 3 Kg. Dio abbia un occhio di riguardo per i malgari che producono questi straordinari formaggi di montagna.

Eterogenesi dei fini: cerchi marmotte e trovi camosci. É andata più che bene così.

 

Attrezzatura fotografica: Canon EOS 7D, Obiettivo Canon EF 100-400mm f4.5-5-6L IS II USM

Leggi tutto