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Bilbao: il museo Guggenheim ma non solo

Bilbao oltre il “Guggenheim“ grazie al “Guggenheim”

Se uno dice Bilbao viene subito in mente il museo Guggenheim, progettato dall’architetto canadese Frank O. Gehry e completato nel 1997.

Ma Bilbao, grazie alla scelta visionaria e lungimirante di realizzare un edificio e museo così unici, ha fatto della realizzazione del museo Guggenheim l’occasione per una profonda trasformazione e rinascita della città.

Oggi il turista va a Bilbao per ammirare il “Guggenheim” da fuori e al suo interno (anche se il “fuori” è così unico ed eccezionale che rischia di schiacciare le opere pintxos esposte all’interno).

Ma una volta che si trova lì si rende conto di come la creazione del museo abbia avviato un processo di trasformazione e rinascita ella città rendendola un luogo dove si sta proprio bene.

Bilbao città sostenibile

Oggi Bilbao è una città sostenibile da molti punti di vista, in primis quello di un ridotto impatto ambientale grazie alla adozione di soluzioni energeticamente sostenibili e processi non inquinanti. Ed è sostenibile dal punto di vista del traffico cosa non banale considerando la orografia di una città stampata su ripide colline. Impressiona positivamente la separazione dei diversi tipi di flussi di traffico, gli efficientissimi mezzi pubblici, la cura per i pedoni letteralmente coccolati con i percorsi dedicati e gli ascensori per superare i rilevanti dislivelli.

Cibo di ottima qualità dai pintxos ai ristoranti stellati

Bastano pochi giorni per innamorarsi di una città che delizia anche per una qualità del cibo di livello eccelso. Oltre ai numerosi ristoranti stellati, tra il cui il Nerua all’interno del museo Guggenheim, la qualità media dei tanti piccoli ristoranti è ottima. Ma è impossibile non innamorarsi dei tanti bar dove mangiare i pintxos, equivalenti delle tapas del resto della Spagna, dei cicchetti di Venezia e dei smørrebrød danesi.

Dire che sono dei pezzi di pane guarniti non rende l’idea della qualità delle guarnizioni che i bar migliori si sono inventati facendone delle vere e proprie leccornie.

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Orgosolo

Murales (e banditi) ad Orgosolo

Un benvenuto un po' particolare ad Orgosolo

Il benvenuto non è dei migliori: quel segnale stradale all’ingresso di Orgosolo (https://goo.gl/maps/HYp8o5woFHbcc5F98) crivellato di colpi di lupara non è certo un invito ad entrare. Così come le decine e decine di carabinieri e di agenti di polizia che girano di continuo per il paese il 3 di agosto a caccia dell’evaso famoso Graziano Mesina. Malgrado i suoi 78 anni, dei quali 40 passati in prigione per rapimenti e omicidio, è tornato ad essere uccel di bosco proprio nelle scorse settimane.

Orgosolo è nota (è famosa? si può dire “famosa”?) per quella che fu l’industria dei rapimenti di persona qualche decennio fa.

 

Oggi però si sale fino ai suoi 620 metri di altitudine, nel cuore della Sardegna montagnosa e brulla per i suoi murales.

Banditismo di un tempo con il suo anziano latitante a ricordare un tempo per fortuna passato e i murales, non hanno, ovviamente, alcuna relazione tra di loro.

Murales famosi in altre città nel mondo

Ho avuto la ventura di godere di altre città e quartieri nel mondo arricchiti di murales.

A Milano se ne trovano nella zona della Stazione Garibaldi nei sottopassi che portano ai binari dei treni e della metropolitana.

A San Francisco (CA-USA) l’intero Mission District (https://goo.gl/maps/TEjrLgjNawPtpMib7) con i suoi murales è diventano una delle attrazioni turistiche più importanti di una città già così ricca di luoghi da vedere e da vivere.

A Linz, in Austria, abbiamo la Open Air Mural Harbor Gallery (https://goo.gl/maps/kAzDw1BnX83owr9U9) con circa 300 Graffiti, alcuni dei quali di dimensioni monumentali, che decorano le facciate delle vecchie costruzioni industriali e degli uffici del porto. Artisti provenienti da circa 30 nazioni hanno trasformato le bellissime zone portuali di Linz in un luogo d’arte.

Unicità di Orgosolo e dei suoi murales

A rendere diverso Orgosolo è la sua piccola dimensione di appena 4.000 abitanti e quindi ben più piccolo del singolo quartiere di Milano, San Francisco, Linz, arricchito di murales.

Orgosolo e murales diventano quindi quasi un tutt’uno, ridefinendo ed arricchendo l’identità dell’intero paese.

Il contrasto tra qualità artistica dei dipinti e la morfologia aspra e spoglia delle colline e montagne intorno al paese, esaltano ancor di più la ricchezza comunicativa e simbolica dei murales.

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Lago di Bled - Chiesa dell'Assunzione della Vergine

Lago di Bled

Il lago di Bled (sloveno: Blejsko jezero; tedesco: Veldeser See) si trova in Slovenia, a nord di Lubiana sulla strada che sale a Villach in Austria, nelle Alpi Giulie. Allungando un po’ la strada di ritorno da Vienna, è un luogo pittoresco dove fermarsi, circondato come è da montaghe e foreste.

Lungo poco più di 2 km ed è largo meno di un 1 km e mezzo, è profondo appena 30 metri.

A nord del lago sorge un castello medievale su una posizione sopraelevata con una vista mozzafiato.

Al centro del lago c’è una isoletta con la Chiesa di S. Maria Assunta (sloveno: Cerkev Marijinega vnebovzetja), costruita nel XV secolo. Nella chiesa c’è la cosiddetta “campana dei desideri”. La tradizione racconta che, qualora venisse suonata, la campana farebbe avverare i desideri.

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