Lio Piccolo nella Laguna Nord di Venezia

Lio Piccolo: un paradiso per fotografi e amanti della natura nella laguna Nord di Venezia

Lio Piccolo è un piccolo angolo di paradiso naturalistico situato nella laguna Nord di Venezia , perfetto per gli amanti della natura e per i fotografi.

Come raggiungere Lio Piccolo: auto, bicicletta o vaporetto

Situato nel Comune di Cavallino-Treporti, Lio Piccolo è raggiungibile in auto passando da Jesolo o via acqua, utilizzando il vaporetto da Venezia con arrivo a Punta Sabbioni. La bicicletta è il mezzo ideale per esplorare le strette stradine che si snodano tra i canali delle valli da pesca e le paludi della laguna.

La storia e le frazioni di Cavallino-Treporti

Cavallino-Treporti, di cui Lio Piccolo fa parte, è tornato a essere un comune autonomo nel 1999, dopo essere stato inglobato nel Comune di Venezia nel 1923. Oltre a Lio Piccolo, la zona comprende varie frazioni, tra cui Ca’ Ballarin, Ca’ Pasquali, Ca’ Vio, Ca’ Savio, Treporti, Mosele e Punta Sabbioni.

Un paesaggio agricolo e naturale unico

Oggi Lio Piccolo è quasi disabitato, con solo pochi abitanti sparsi e un agriturismo. L’attività principale è l’agricoltura, con coltivazioni famose come le castraùre (primo germoglio del carciofo violetto) e le zizołe (giuggiole). Il paesaggio è caratterizzato da canali, zone di barena e valli da pesca, con qualche casone isolato.

La Piazzetta del Borgo e i ricordi di un passato storico

La storia di Lio Piccolo è testimoniata dagli edifici presenti nella Piazzetta del Borgo, dove si trovano la chiesetta di Santa Maria della Neve e il Palazzetto Boldù, che ricordano un tempo in cui la zona era più popolata.

La fauna di Lio Piccolo: uccelli stanziali e migratori

Lio Piccolo è noto per la sua straordinaria fauna, con molte specie di uccelli stanziali e migratori. Negli ultimi anni, anche i fenicotteri rosa hanno scelto quest’area per le loro soste. Tra le altre specie avvistate ci sono aironi bianchi, cinerini e rossi, chiurli, cavalieri d’Italia, gabbiani, anatre, upupe, gruccioni e molti altri.

Come fotografare gli uccelli a Lio Piccolo: consigli pratici

Fotografare gli uccelli a Lio Piccolo non è facile. Il consiglio è di scattare dall’auto utilizzando un tele-obiettivo lungo, approfittando delle piazzole di sosta lungo le stradine. Nonostante l’abbondanza di specie, riuscire a scattare foto nitide e ravvicinate può risultare una sfida. Gli uccelli sembrano “conoscere” la portata degli obiettivi e tendono a mantenere una certa distanza.

La mia esperienza: una sfida fotografica e la bellezza della natura

Nonostante un’attrezzatura di tutto rispetto – un Canon 100-400mm, un moltiplicatore di focale 1,4x e un corpo macchina con fattore di crop 1,6x – scattare foto nitide e ravvicinate degli uccelli non è stato facile. Le foto qui presentate sono le poche accettabili, e questa esperienza mi ha insegnato l’importanza della pazienza e del rispetto per i ritmi della natura.

La ricompensa della levataccia: la bellezza di Lio Piccolo

Anche se non tutte le foto degli uccelli sono state come desiderato, la bellezza della natura di Lio Piccolo ha permesso di catturare altre immagini meravigliose, che hanno ripagato lo sforzo e la levataccia mattutina.

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Fuochi d'artificio Venezia

Festa del Redentore a Venezia

La festa del Redentore è forse la più amata dai veneziani.

Si tiene alla fine della terza settimana di luglio. Quest’anno è capitata il 16 luglio.

A Venezia non mancano certo manifestazioni e feste (regata storica, carnevale, festa di San Marco, festa della Sensa, Palio delle Repubbliche marinare, Vogalonga, festa delle Marie) che attraggono decine di migliaia di turisti da tutto il mondo e deliziano i residenti.

Però la festa del Redentore è la più attesa con la sua dimensione bifronte tra profano e religioso. Nata per ricordare la fine della terribile pestilenza che, nel 1577, decimò gli abitanti di Venezia, è una celebrazione che sembra aver molto ridimensionato la dimensione religiosa a favore dell’aspetto godereccio e dionisiaco.

Il là viene dato dalla inaugurazione del ponte galleggiante tra le Zattere e la chiesa del Redentore, lungo 333,7 metri.

Per tradizione il ponte viene inaugurato sabato sera alle 19:00 dalle massime autorità civile (una volta il Doge, oggi il sindaco) e religiosa di Venezia, il Patriarca di Venezia.

 

Le loro parole piene di saggezza, peraltro sentite da pochissimi per la pessima amplificazione, sono sembrate solo l’avvio della dimensione ludica con cene e bevute fino al gran finale dei fuochi d’artificio.

I più fortunati cenano ed attendono i fuochi sulle barche ormeggiate nel bacino di San Marco.

Molti altri hanno cenato sulle rive ai due lati del Canale della Giudecca.

 

Il fotografo che cerca una buona posizione per fotografare i fuochi, scopre che la gente è proprio tanta e che lo spazio è poco. Specie sulle rive della Giudecca verso l’Isola di San Giorgio.

E scopre anche che qualcuno ha preso la posizione, con tanto di cavalletto in posizione, già alle 11 del mattino, oltre 12 ore prima che i primi fuochi vengano sparati in cielo.

C’è anche qualche piccola discussione su chi ha diritto a quale posto e su quale debba essere la distanza minima tra i fotografi ammassati in attesa del gran finale.

Ad ingannare l’attesa c’è tempo anche per catturare le luci del tramonto sulla Chiesa della Madonna della Salute e su Palazzo Ducale. Fortuna vuole che le nubi assumano colori caldissimi tra giallo, arancio e rosso, antipasto perfetto per l’affascinante spettacolo dei fuochi d’artificio.

 

I 40 minuti di fuochi sono proprio spettacolari. Le parole non servono a descrivere ciò che va semplicemente visto. Qui in foto ma con il caldo consiglio di trovare modo, prima o poi, di gustare di persona l’intero spettacolo della festa del Redentore a Venezia.

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