Paella a Montorso

Festa di “Gato Magnao?” a Villa da Porto a Montorso

Gato Magnao?” è una pagina Facebook (https://www.facebook.com/groups/gato.magnao) con oltre 4.000 membri che si occupa di cibo cucinato, condiviso con gli amici, fotografato.

Prevale la cucina della tradizione locale vicentina, orgogliosamente rivendicata.

Ma il cibo, come spesso succede, è solo l’occasione per stare assieme ed apprezzare la vita assieme agli amici.

Nato come pagina Facebook, Gato Magnao? è diventato un gruppo che organizza corsi di formazione sulle tecniche di cucina, serate a tema e la festa annuale che si tiene a Montorso a Villa da Porto.

 

Per chi non ha familiarità con il dialetto vicentino, l’espressione “Gato Magnao?” richiede qualche spiegazione.

In senso letterale “’’ndare a gato magnao” indica i movimenti dei bimbi che ancora non camminano e che si muovono come i gatti, cioè usando sia le braccia che i piedi.

Quindi, in apparenza, nulla che abbia a che fare con il cibo e la cucina.

 

Ma l’espressione gioca sulle ambiguità.

Nel dialetto vicentino “gato”, con una sola “t” è l’espressione dialettale di gatto e “magnao” ha l’assonanza di “magnare”, cioè di mangiare in Italiano.

Considerato che i Vicentini sono considerati “magna gati”, cioè mangiatori di gatti, ecco che l’espressione dà l’impressione gioca su questa simpatica ambiguità apprezzabile solo da chi conosce il dialetto vicentino e l’ “accusa” di essere mangiatori di gatti.

 

Quest’anno la festa di Gato Magnao? si è tenuta il 23 luglio 2016 con oltre 300 partecipanti contenti.

La serata ha proposto un menù “fusion”: dalla paella spagnola al cous-cous nordafricano, dal mojoto centroamericano per arrivare a sopressa vicentina  e formaggio di Altissimo (un po’ di tradizione non guasta!).

 

Le foto provano a narrare l’evento, partendo dal lavoro dei tanti volontari iniziato di prima mattina per arrivare all’evidente apprezzamento degli ospiti per l’ottimo cibo e il piacere di stare assieme.

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Giostra al luna park

Al luna park senza la gente

Il fascino delle giostre al luna park

Le giostre del luna park mantengono sempre il loro fascino.

Con i suoi colori, rumori, luci, profumi, il luna park è ancora un luogo dove passare qualche ora con i bimbi ma anche dove i ragazzi e le ragazze fanno “struscio” per incontrarsi e divertirsi.

Vi sono giostre che ti fanno girare, saltare, cadere dall’altro, entrare in spazi oscuri, subire accelerazioni. Il divertimento assume le forme più varie su autoscontri, giri della morte, ruote panoramiche, giostre degli specchi, calcinculo e tante altre invenzioni per farci divertire.

Tra l’altro una delle principali aziende al mondo che fabbrica giostre, la Zamperla, ha la sede poco fuori Vicenza, ad Altavilla. Qui sono sono state progettate alcune delle giostre di maggior successo utilizzate nei più famosi luna park del mondo: da Coney Island a New York al Tivoli di Copenhagen, da Mirabilandia agli Universal Studios di Singapore.

A Vicenza c’è una tradizione di lunga data con il luna park temporaneo a Campo Marzo in occasione della festa della Madonna di Monte Berico l’8 settembre di ogni anno. È una attrazione che attrae decine di migliaia di persone da tutta le provincia.

 

Le foto qui riportate sono state scattate al primo mattino di un sabato, quando la gente a Campo Marzo ancora non c’era.

Fa un certo effetto vedere le giostre senza gente, quasi che stessero riposando preparandosi a ricevere la moltitudine che da lì a qualche ora si sarebbe riversata su di loro.

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